Il museo della vita quotidiana

di Paolo Gioffredi



Il Museo della vita quotidiana di Torri, nasce grazie alla passione ed alla volont
à di Renzo Innocenti: egli durante i lavori di ristrutturazione della casa avita, iniziati nel 1991, con costanza e con metodo ha raccolto i tanti oggetti apparentemente inutili che gli sono passati per le mani, li ha collocati in un caratteristico rustico locale della sua abitazione ed ha iniziato un pluriennale lavoro di sistemazione e catalogazione.
Tale esposizione, che pian piano è cresciuta fino a divenire un piccolo museo, si trova al centro del paese nei pressi della piazza del Carnevale, ed è stata sistemata da Innocenti con intelligenza e disponibilità al piano terra della sua abitazione, in tre locali che costituivano un tempo le cantine, che a Torri vengono chiamati terreni.Il museo si articola in tre stanzette, restaurate con sensibilità e gusto. Si sono mantenute le vecchie, o forse possiamo dire antiche, strutture: i pavimenti in lastre di arenaria, le pareti a sasso scoperto, la travature in legno e, in un locale, il soffitto con volta a botte sostenuta da un arco di pietra. L’impianto elettrico è stato realizzato con le vecchie trecce, in uso cinquanta e più anni orsono, ed i tradizionali paralumi in lamiera smaltata; lampade a basso consumo energetico costituiscono l’unica concessione alla modernità.Gli oggetti sono stati suddivisi, a seconda dell’uso a cui erano destinati, in nove sezioni così definite: Il calzolaio, Il falegname, La lavorazione del ferro, La casa, La fienagione, La lavorazione della pietra, La pastorizia, Il lavoro nel bosco, La lavorazione dei campi. Infine vi è un angolo dedicato ad
oggetti che testimoniano del passaggio della guerra su queste montagne.Ciascun pezzo raccolto, in tutto oltre 250, è stato recuperato senza sottoporlo ad alterazioni di alcun genere; esperti in materia si sono resi disponibili a catalogare e collocare ogni singolo elemento in maniera razionale e seguendo criteri scientifici. Per ognuno di essi è stata preparata una scheda normalizzata, che riporta la denominazione e la forma dialettale, la funzione a cui era destinato, le dimensioni, il materiale di cui è composto, le caratteristiche tecniche, le eventuali parti di cui consta, la provenienza, il nome del donatore. Si prevede di inserire in ogni scheda una immagine fotografica del pezzo descritto.Claudio Rosati ha definito il piccolo Museo di Torri come «un processo di museo spontaneo che fa ricca la Toscana, perché parte dal basso, da un’esigenza diretta che si pone però su un piano decisamente alto, attento e non banale» .

Ed Andrea Ottanelli nel suo intervento al momento dell’inaugurazione, nel luglio 2006, così si esprime : «Gli oggetti della raccolta di Renzo Innocenti sono frutto di una società, di un mondo, di un paese forzatamente autosufficiente nel suo isolamento e nella sua povertà, che deve trarre tutto da ciò che lo circonda, che deve economizzare su tutto, che deve conservare e mantenere tutto il più a lungo possibile, che è consapevole che non esiste la possibilità di acquistare niente di costruito, di confezionato se non poche cose e in rare occasioni. Si tratta di oggetti disegnati dall’uso a cui sono destinati e parlano della fatica per realizzarli, della fatica per usarli, dell’ingegnosità per accomodarli e riadattarli».

La testaiola

Anche l’ingegnere Natale Rauty ha avuto parole di apprezzamento per questa iniziativa e di elogio per gli organizzatori: “essa merita di essere incoraggiata e sostenuta magari collegandola all’Ecomuseo della Montagna pistoiese, che qui trova il suo itinerario nel percorso, recentemente attrezzato, da Torri alle Cave di Torri”.Renzo Innocenti ha in progetto di realizzare un catalogo, che potrebbe comprendere notizie e testimonianze di prima mano di coloro che tali oggetti di lavoro usavano in tempi ormai lontani.Tale iniziativa che presenta un rilevante interesse culturale e di conservazione

Il corno e la pietra

della memoria collettiva, contribuirà a valorizzare la cultura e le tradizioni di Torri.
E’ intenzione del proprietario di tenere aperto il museo nel mese di agosto; negli altri mesi dell’anno saranno possibili visite a richiesta. 
Tutte le visite sono previste solo ed esclusivamente a titolo gratuito.

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Per informazioni ed eventuali prenotazioni delle visite ci si può rivolgere a:

RENZO INNOCENTI,

TELEFONO: 0573.401261 – 3382786544.